
Segnaliamo l’articolo di
Giovanni Grasso, che si apre con le parole del prof. Labanca (Università di Siena), uno dei più apprezzati storici militari, che, pur pesando le parole, afferma che il centenario della Prima Guerra Mondiale può essere l’occasione per fare i conti con il capitolo che riguarda i più di mille soldati italiani fucilati o comunque uccisi dal piombo dei propri commilitoni, perché ritenuti colpevoli di gravi reati militari».
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